La preparazione del bilancio 2026 in Francia è seriamente messa in difficoltà dal rifiuto di tassare eccezionalmente i più ricchi per colmare l’elevato livello di disavanzo e debito pubblico.
nella diagnostica esterna per il ripristino di una moneta piena senza debiti, il capitolo Sociologia
Chi sono i ricchi oggi? Quale impatto hanno sulla società francese?
Secondo la sociologa Monique Pinçon-Charlot, i ricchi fanno subire al resto della società una violenza inaudita. Una violenza banalizzata grazie a un rovesciamento del linguaggio: i ricchi sarebbero vittime, minacciate dall’avidità del popolo. Denuncia un processo di disumanizzazione, una logica predatoria, una casta che rompe il resto della società. E invita ad organizzare una “vigilanza oligarchica”: mostrare ai potenti che il loro potere non è eterno.
L’instabilità parlamentare e governativa alimenta la volontà dell’oligarchia finanziaria anglosassone di utilizzare i propri mezzi finanziari per rovinare ulteriormente il paese e massimizzare ancora una volta i propri profitti attraverso una grave crisi finanziaria, come è riuscita a fare durante la crisi finanziaria in Grecia o durante i conflitti militari dal 1945.
Sacralizzando il diritto di proprietà privata, i costituenti del 1790 e delle repubbliche successive fino ai giorni nostri, non hanno capito o peggio, hanno voluto espressamente estendere questo diritto di proprietà privata ai mezzi di produzione sviluppati nella società industriale.
Il divieto di proprietà congiunta gestita in democrazia diretta locale partecipativa che aveva permesso lo sviluppo dell’ultimo periodo fiorente in Europa durante il periodo medievale, è stato imposto dal sistema di potere economico capitalista liberale e questo divieto è stato anche il fondamento del sistema di potere comunista basato sulla sola proprietà collettiva guidata dal partito comunista.
Nel 2025, tassare i patrimoni più grandi su una base fiscale che include il valore dello strumento di produzione in un anno fiscale, per aumentare eccezionalmente il gettito fiscale e colmare così una parte dei deficit di bilancio e ridurre il debito pubblico, è un ritorno a uno sforzo comune di tutti i contribuenti.
Questa tassa non mette in discussione la proprietà privata dei mezzi di produzione, limita soltanto l’entità dell’aumento dei patrimoni privati fino al ritorno di un equilibrio di bilancio e fino ad una sufficiente riduzione del debito pubblico.
Quando i più ricchi rifiutano questo sforzo comune, la sanzione politica e legislativa, a rigor di logica, rimette in discussione questa proprietà privata dei mezzi di produzione per utilizzare nuovamente la proprietà comune dei mezzi di produzione. Essa consente una più equa ridistribuzione delle ricchezze generate dal lavoro di tutti. In caso contrario, la crisi finanziaria si trasformerà in una crisi politica e sociale che distruggerà questa società pseudo-democratica divenuta una plutocrazia insopportabile.
Sul sito web fileane.com, chiamiamo Le Nostre Reti di Vita, questa democrazia diretta locale partecipativa senza sistemi di potere e senza teocrazie con i loro dogmi religiosi.
Ma con l’uso delle nostre due fonti di conoscenza; la complementarità tra le tre forme di proprietà: privata, comune, collettiva; la sussidiarietà, l’alleanza dei contrari; le nostre città libere e i nostri gruppi di progetti di vita; la nostra moneta piena sovrana senza debiti; ecc.
Siamo quindi al punto di partenza di una nuova civiltà, senza di loro e questa violenza dei più ricchi verso il resto dei cittadini.
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